Inquadriamo la provvisoria esecuzione decreto ingiuntivo nell'ambito in pochi semplici passi, con l'aiuto del nostro avvocato.
Il decreto ingiuntivo è un provvedimento giudiziario mediante il quale il creditore ottiene dal giudice civile il titolo per la condanna del debitore al pagamento di una somma di denaro o alla consegna di una cosa mobile determinata. Tale procedimento di ingiunzione è definito a cognizione sommaria in quanto il creditore lo ottiene senza che ci sia stato un vero e proprio contraddittorio tra le parti. Tutto ciò avviene in quanto la finalità primaria che il decreto ingiuntivo deve garantire è la celerità nell'emissione del decreto stesso che appunto ordina al debitore di pagare ed adempiere il credito certo, liquido ed esigibile. Presupposto fondamentale per l'emissione del decreto ingiuntivo è che il credito debba essere liquido ovvero precisa nel suo ammontare, esigibile ovvero il credito deve essere scaduto e certo ovvero quanto risulta chiaramente nel suo contenuto.
Dal momento che viene emesso il decreto ingiuntivo a cura del creditore-ricorrente dovrà poi essere notificato, ai sensi dell' art. 643 c.p.c. insieme al ricorso, al debitore-ingiunto. Una volta notificato il debitore ingiunto ha 40 giorni di tempo per fare opposizione e far valere le proprie ragione, diversamente, se il debitore-ingiunto non si oppone nei 40 giorni il creditore-ricorrente fa richiesta al giudice di dichiarare esecutivo il decreto e il ricorrente può notificarlo insieme al precetto. Se invece il decreto ingiuntivo è stato emesso su di un credito fondato su cambiale,assegno bancario o circolare atto ricevuto da notaio o altro pubblico ufficiale o quando il creditore presenta una documentazione sottoscritta dal debitore comprovante il rapporto di credito-debito oppure quando ci sia pregiudizio nel ritardo del pagamento è possibile richiedere la provvisoria esecuzione direttamente nel ricorso per decreto ingiuntivo. A questo punto l'ingiunzione di pagamento emessa dal giudice sarà corredato anche di provvisoria esecuzione, mediante la quale, si ingiunge al debitore di adempiere immediatamente, in questo caso si può notificare oltre al ricorso e all'ingiunzione di pagamento anche il precetto e si può procedere ad iscrivere ipoteca giudiziale e successivamente iniziare l'esecuzione forzata. Diversamente se il debitore-ingiunto fa opposizione nei 40 giorni dalla notifica del decreto ingiuntivo si apre un giudizio di cognizione vero e proprio il quale si propone con atto di citazione, diversamente se l'opposizione ha ad oggetto crediti relativi a rapporti di lavoro o crediti in materia di locazione si propone con ricorso. A seguito dell'atto di citazione proposto dal debitore in sede di opposizione il creditore dovrà costituirsi nel termini e secondo le modalità di legge con comparsa di costituzione e risposta. Mediante tale giudizio di cognizione le parti cercheranno di far valere le proprie ragioni e tale giudizio si concluderà con sentenza.
Il ricorso per decreto ingiuntivo ha come spese vive l'apposizione della marca da bollo da 27 euro pi๠il contributo unificato previsto per le cause civili di primo grado ridotto della metà pi๠spese di notifica.
Il decreto ingiuntivo, dal momento del deposito in cancelleria del ricorso, viene emesso in poco tempo, in media circa 2/3 settimane.
Se non si adempie al pagamento e se allo stesso tempo non si fa opposizione, il creditore sul decreto ingiuntivo provvisto di provvisoria esecuzione può iniziare l'esecuzione forzata dopo aver notificato al debitore ricorso,decreto e precetto. Se invece il decreto ingiuntivo è sprovvisto di provvisoria esecuzione il creditore può chiedere al giudice di dichiarare esecutivo il decreto e solo a questo punto può notificare il ricorso, decreto, il precetto ed iscrivere eventualmente ipoteca ed iniziare l'esecuzione forzata.
àˆ possibile presentare ricorso per decreto ingiuntivo tutte le volte che siamo al cospetto di un credito certo, liquido ed esigibile.
Qualora il credito sia invece basato su un titolo quale cambiale, assegno bancario o circolare, atto ricevuto da notaio o altro pubblico ufficiale, quando vi è documentazione sottoscritta dal debitore, è possibile richiedere nel ricorso per decreto ingiuntivo la provvisoria esecuzione dello stesso, in questo caso viene ingiunto al debitore di pagare immediatamente ovvero entro 10 giorni dalla notifica del titolo esecutivo unitamente al precetto, diversamente, qualora il debitore non paghi immediatamente, si autorizza il creditore all'esecuzione provvisoria del decreto. Al creditore che è stata concessa la provvisoria esecuzione, viene data la possibilità di iscrivere ipoteca giudiziale sui beni del debitore. Inoltre può iniziare direttamente la procedura esecutiva richiedendo presso la cancelleria del giudice che ha emanato il decreto ingiuntivo le copie autentiche dello stesso ricorso e decreto con formula esecutiva. Ottenute tali copie esecutive, notifica ricorso e decreto con formula esecutiva insieme al precetto e trascorsi 10 giorni da quando il debitore ingiunto ha ricevuto il tutto può iniziare l'esecuzione forzata. Per evitare ciò, il debitore può presentare opposizione al decreto ingiuntivo presso il medesimo tribunale che da emesso il decreto ingiuntivo, oppure, può tranquillamente adempiere all'obbligazione.
Lo Studio Legale Sgambato vanta una solida esperienza nel campo del decreto ingiuntivo. I nostri avvocato sono presenti su tutto il territorio nazionale con studi a Roma, Milano, Napoli, Caserta e Parma. Per informazioni contattateci in chat o rivolgetevi ad uno dei seguenti contatti
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