Vi spieghiamo tutto sul Risarcimento Danni per Sinistro Stradale: come richiedere un risarcimento, cosa spetta agli eredi in caso di morte e come procedere in ogni evenutalità legata a un incidente avvenuto in strada.
Il nostro ordinamento sposa in toto il principio giuridico secondo il quale chiunque subisca un danno patrimoniale o non patrimoniale a seguito di una condotta altrui tanto attiva quanto omissiva ha diritto all' ottenimento del risarcimento del danno. In virt๠e nel pieno rispetto di quanto appena detto ha diritto ad un risarcimento economico chi subisce un danno materiale e/o fisico a seguito di sinistro stradale. Negli incidenti stradali il risarcimento danno può essere sia materiale che fisico. Nel primo caso è volto a ripagare i danni materiali occorsi al veicolo danneggiato, nel secondo caso a ripagare invece le eventuali lesioni fisiche subite dagli occupanti del veicolo a seguito dell'impatto. Come appena accennato, dunque, è possibile fare richiesta di risarcimento danni materiali ed eventualmente fisici tutte le volte in cui si accerti di aver subito un danno per il mancato rispetto altrui delle norme del codice della strada. Diversamente invece, possiamo chiedere ed ottenere il risarcimento delle lesioni fisiche per i soggetti trasportati anche qualora la responsabilità del sinistro sia addebitata totalmente al conducente della vettura sulla quale viaggiavano.
Come accennato in precedenza, nel pieno rispetto delle norme del nostro ordinamento giuridico possiamo richiedere ed ottenere tanto il risarcimento del danno patrimoniale che non patrimoniale. Per la precisione possiamo richiedere tanto i danni materiali quanto i danni fisici subiti a seguito di sinistro stradale.
Per i danni materiali la quantificazione viene effettuato da un tecnico nominato dalla compagnia assicurativa a seguito di perizia, il quale, dopo aver visionato il veicolo quantifica economicamente il danno grazie all'uso di un apposito programma e offre alla parte suddetto importo a totale tacitazione della pretesa risarcitoria. Qualora, invece, la parte che ha diritto al risarcimento ritiene suddetto importo non congruo alla danno subito, non gli resta che adire la competente autorità giudiziaria per grado e per materia ed intraprendere un giudizio di cognizione volto all'ottenimento del risarcimento del danno. Identica cosa avviene per le lesioni fisiche, in questa ipotesi infatti, la perizia non può che essere effettuata da un medico nominato dalla compagnia, il quale, dopo aver sottoposto il danneggiato a visita medica, quantifica il danno sulla base dei giorni di invalidità riconosciuti. Anche in questo caso il danneggiato tanto può accettare suddetto importo e raggiungere un accordo transattivo, tanto può ritenerlo inadeguato e adire l'autorità giudiziaria per ottenere con sentenza la giusta ricompensa.
Le tabelle del tribunale di Milano rappresentano il punto cardine a cui tutti tutte le autorità giudiziarie si rifanno per quantificare il danno biologico.
Bisogna distinguere le due fasi per quantificare le tempistiche volte all'ottenimento del risarcimento del danno. La fase stragiudiziale e fase giudiziale. La prima fase stragiudiziale inizia con una richiesta di risarcimento danno, detta messa in mora, rivolta alle compagnie dei veicoli coinvolti nel sinistro, con questa fase si apre la richiesta di risarcimento danno. Entro 3 settimane circa viene nominato un perito, il quale, si mette in contatto con lo studio legale che ha sollevato la richiesta di risarcimento per effettuare la perizia, dopodichè quantifica il danno entro 2 settimane circa. A questo punto bisogna attendere circa un mese per aspettare i flussi Ania ovvero il riscontro dei veicoli e la compatibilità del sinistro, e accertare realmente chi avesse effettivamente ragione dalle dinamiche emerse. Solo a questo punto sarà possibile formalizzare un offerta, la quale, se ritenuta congrua, si procederà all'invio dell'accettazione. Diversamente qualora l'offerta non è ritenuta congrua o diversamente nascano delle complicazioni bisogna adire l'autorità giudiziaria per ottenere il giusto risarcimento del danno. In questa seconda fase le tempistiche saranno notevolmente pi๠lunghe in quanto bisogna comunque affrontare l'intero iter di un giudizio di cognizione che varia nettamente da foro a foro.
Come facilmente intuibile a seguito di quanto detto fin ora è certamente possibile richiedere un risarcimento danno per morte a seguito di sinistro stradale. Suddetta richiesta di risarcimento danni può essere mossa esclusivamente dagli eredi legittimi del defunto.
Le modalità di richiesta sono le medesime sia che la richiesta di risarcimento danni viene inoltrata dal danneggiato stesso sia che viene effettuata dagli eredi. Bisogna innanzitutto rivolgersi ad uno studio legale esperto nel settore che periodicamente procede ad effettuare tali richieste di una certa rilevanza.
Soltanto grazie all'intervento di uno studio legale esperto nel settore del risarcimento del danno si ha la possibilità di garantire al massimo il diritto stesso. L'esperienza infatti è garanzia di successo, la professionalità garantisce la tutela del diritto al risarcimento.
Il Decreto Legge 223 del 2006, detto comunemente Decreto Bersani, ha modificato il Codice delle Assicurazioni introducendo, a partire dal 1° febbraio 2007 introducendo una nuova procedura nel risarcimento del danno materiale da circolazione di veicoli. Disciplinato dall'art. 149 del cod. delle assicurazioni, tale decreto precisa che quando si ha una collisione tra due o pi๠veicoli la richiesta di risarcimento danni va effettuata alla compagnia dell'istante, la quale poi, dopo aver liquidato il danno (al proprio assicurato) si rivarrà sulle compagnie assicuratrici che coprono il veicolo che ha causato il danno.
Elementi che consentono l'applicazione dell'indennizzo diretto:
Il sinistro deve risolversi in un urto, anche tra pi๠veicoli, con esclusione della sola ipotesi in cui oltre al veicolo dell' istante e a quello nei cui confronti questi rivolge le proprie pretese, la responsabilità sia almeno in parte riconducibile ad ulteriori veicolo coinvolti. (in tal senso Cass. n. 3146/2017);
entrambi i veicoli devono essere immatricolati in Italia, nella Repubblica di San Marino o nello Stato della Città del Vaticano;
entrambi i veicoli devono essere identificati e regolarmente assicurati;
entrambe le Compagnie assicurative devono aver aderito alla convenzione CARD.
Sono esclusi invece dalla richiesta di indennizzo diretto le seguenti ipotesi:
a) sinistri senza urto;
b) sinistri in cui sono coinvolti altri veicoli responsabili oltre a quelli dell' istante e quello nei cui confronti questi rivolge le proprie pretese;
c) sinistri avvenuti con un veicolo straniero;
d) sinistri con un ciclomotore che non sia munito della c.d.“nuova targa†;
Quand'è che interviene la prescrizione per risarcimento danni sinistro stradale
L'art. 2947 del codice civile stabilisce che il risarcimento del danno si prescrive in 5 anni dal giorni in cui il fatto si è verificato.Per i sinistri stradali invece tale diritto si prescrive in 2 anni. Per quanto riguarda invece la prescrizione del diritto al risarcimento del danno per lesioni fisiche la prescrizione è quinquennale qualora l'illecito civile sia considerato dalla legge come reato decorrente sempre dalla data del fatto. Una recente pronuncia di Cassazione la n. 19660 del 2014 ha stabilito che per le lesioni fisiche il termine di prescrizione del diritto al risarcimento inizia a decorrere non dalla data dell'evento ma da quando il lesionato ha avuto contezza delle lesioni riportate, da quando cioè con certificazione medica ha avuto consapevolezza delle lesioni effettivamente subite. A questo punto è doveroso chiarire che la richiesta di risarcimento danni mossa alla compagnia assicurativa interrompe la prescrizione.
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