Come richiedere un risarcimento in caso di malasanità da parto? I nostri avvocati vi spiegano tutto ciò che c'è da spaere sul tema errore medico in sala parto, trauma parto neonato, neonato idrocefalo ed eventuali danni neurologici da parto.
Nelle ipotesi di malasanità da parto rientrano una molteplicità di casi di vario genere e natura. Può succedere infatti, che a causa di complicazioni dovute ad errore medico, a carenze nella gestione e nel monitoraggio delle varie fasi della gravidanza stessa, o addirittura nelle fasi immediatamente successive al parto stesso si sia verificato un danno pi๠o meno grave tanto per il feto quanto per la gestante che può concludersi anche con la morte di uno dei due o addirittura di entrambi. Durante il lungo e delicato periodo della gravidanza, purtroppo ancora frequentemente, si verificano ai giorni d'oggi errori medico-ginecologici che vanno ad inficiare irreparabilmente la salute del neonato, tanto da creargli lesioni fisiche che lo accompagneranno per tutto l'arco della vita. Tali lesioni sono assolutamente da ricondurre ad errori medici da parto che danno il diritto ad un risarcimento del danno per la vittima. Allo stesso modo rientrano nei casi di malasanità da parto anche tutte quelle ipotesi in cui a causa di un errore medico nella terapia o nelle tempistiche di espletamento della stessa si verifica un danno pi๠o meno grave alla saluta tanto del nascituro quanto della madre. In tali casi, tutti meritevoli di tutela legale, a seguito di una attenta valutazione medico-legale, è possibile richiedere il risarcimento del danno per malasanità . Hanno diritto a tale risarcimento direttamente le vittime o in caso di loro morte gli eredi.
Nelle ipotesi di malasanità da parto, le conseguenze possono essere molteplici e possono assumere rilievi di gravità molto differenti che possono toccare tanto il feto quanto il nascituro o anche la madre. Errore medico, tempistiche di intervento sbagliate, terapie errate, procedure di gestione e monitoraggio della gravidanza inadeguate tanto nei modi quanto nei tempi sono alla base di conseguenze anche irreparabili per il nascituro e per la madre. Data la vastità di tale argomento sarebbe riduttivo elencare tutte le condizioni medico-cliniche che possono indubbiamente far pensare ad un caso di malasanità da parto. Orbene, alla luce di quanto detto è sempre di fondamentale importanza sottoporre ogni minimo dettaglio e conseguenza alla valutazione dell'attento ed esperto occhio del medico legale, il quale, ove ravveda qualche anomalia nelle tempistiche e/o nelle modalità di azione non esiterà ad evidenziare l'errore medico commesso, il quale appunto, darà diritto ad un risarcimento del danno da parto.
E' assoluto diritto della vittima o degli eredi richiedere il risarcimento dei danni subiti in caso di problematiche scaturenti da errore medico afferenti al parto o alle fasi antecedenti tale momento. Possono chiedere tale risarcimento tanto le vittime direttamente oppure in caso di decesso gli eredi.
La risposta a tale domanda è insita nel concetto di "rapporto di causalità ". Tutte le volte in cui si viene a creare una connessione tra condotta errata -propositiva od omissiva- e conseguenza patologica per il feto, per il nascituro o per la gestante ricadiamo a pieno in una ipotesi di errore medico da parto. In tutte le ipotesi insite e riconducibili a tale connessione si ha diritto a richiedere un risarcimento per danno. Ovviamente sono escluse dalle ipotesi risarcitorie tutti i casi di complicazioni fisiologici i quali non possono essere previsti o evitati.
Innanzitutto la vittima dovrà dovrà indicare dettagliatamente tutte le circostanze e le relative conseguenze che hanno portato al danno, tutto dovrà essere palesato documentalmente. La vittima dovrà dimostrare il rapporto negoziale con la struttura ospedaliera e l'errore medico, sia esso attivo od omissivo, che ha condotto alla lesione. Il risarcimento danni per malasanità è possibile quando si accerta 1) che ci sia stato un errore medico o una carenza da parte della struttura ospedaliera; 2) l' errore medico o la carenza da parte della struttura ospedaliera abbia causato un danno; 3) l'errore ha causato danni pi๠o meno gravi al paziente. Solo una volta che si è certi della coesistenza di questi tre elementi è possibile esperire una azione giudiziaria volta al risarcimento dei danni patrimoniali e non subiti. Si inizia con una semplice richiesta stragiudiziale mediante la quale si mette in mora sia il medico che ha operato sia la struttura ospedaliera. Solo a seguito di tale richiesta stragiudiziale è possibile esperire l'azione giudiziaria presso le opportune sedi competenti per valore e per materia. E' doveroso chiarire che tale azione di risarcimento, a seguito dell'entrata in vigore della legge Gelli, segue due binari differenti per quanto riguarda i termini di prescrizione, infatti, l' articolo 2947 del c.c. sancisce che “il diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito si prescrive in cinque anni dal giorno in cui il fatto si è verificato“. Quindi la responsabilità extracontrattuale del medico è assoggettata al termine prescrizionale quinquennale. Invece l'azione di risarcimento verso la struttura ospedaliera segue il disposto dell' articolo 2946 del c. c. il quale dice che “salvi i casi in cui la legge dispone diversamente, i diritti si estinguono per prescrizione con il decorso di dieci anni“. Quindi la responsabilità contrattuale della struttura sanitaria pubblica o privata comporta l' assoggettamento dell' azione nei suoi confronti al termine prescrizionale ordinario decennale.
Come in precedenza accennato, a prescindere a quella che sia la conseguenza, e possibile esperire un' azione giudiziaria volta al risarcimento dei danni subiti, solo al verificarsi di tre concause ovvero: 1) che ci sia stato un errore medico o una carenza da parte della struttura ospedaliera; 2) l' errore medico o la carenza da parte della struttura ospedaliera abbia causato un danno; 3) l'errore ha causato danni pi๠o meno gravi al paziente.
Oggi purtroppo in Italia si muore ancora per casi di malasanità , numerose sono le vittime che quotidianamente si affidano al nostro studio legale per ottenere giustizia. Grazie alla stretta collaborazione tra esperti avvocati e medici specializzati è possibile ottenere il massimo risarcimento. Dopo una attenta disamina del caso palesato individuiamo la migliore strategia per ottimizzare i risultati. Solo grazie a competenza, esperienza e professionalità garantiamo ai nostri clienti il giusto compenso per i danni subiti.
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