Reato Omicidio Stradale: in cosa consiste e cosa accade

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    Il reato di omicidio stradale spiegato dai nostri avvocati: in cosa consiste, quali sono le pene previste e quando e come i parenti delle vittime possono chiedere un risarcimento.

    Reato Omicidio Stradale 

    Quando, per legge, si può parlare di omicidio stradale?

    Con la legge 41 del 23 marzo 2016 è stato introdotto nel nostro codice penale il reato di omicidio stradale. L'art. 589 bis del codice penale rubricato appunto ''omicidio stradale'' il quale stabilisce che: "Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni.
    Chiunque, ponendosi alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicofisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope ai sensi rispettivamente degli articoli 186, comma 2, lettera c), e 187 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, cagioni per colpa la morte di una persona, è punito con la reclusione da otto a dodici anni.
    La stessa pena si applica al conducente di un veicolo a motore di cui all'articolo 186-bis, comma 1, lettere b), c) e d), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, il quale, in stato di ebbrezza alcolica ai sensi dell'articolo 186, comma 2, lettera b), del medesimo decreto legislativo n. 285 del 1992, cagioni per colpa la morte di una persona. Salvo quanto previsto dal terzo comma, chiunque, ponendosi alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica ai sensi dell'articolo 186, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, cagioni per colpa la morte di una persona, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni.
    La pena di cui al comma precedente si applica altresì:
    1) al conducente di un veicolo a motore che, procedendo in un centro urbano ad una velocità  pari o superiore al doppio di quella consentita e comunque non inferiore a 70 km/h, ovvero su strade extraurbane ad una velocità  superiore di almeno 50 km/h rispetto a quella massima consentita, cagioni per colpa la morte di una persona;
    2) al conducente di un veicolo a motore che, attraversando un'intersezione con il semaforo disposto al rosso ovvero circolando contromano, cagioni per colpa la morte di una persona;
    3) al conducente di un veicolo a motore che, a seguito di manovra di inversione del senso di marcia in prossimità  o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi o a seguito di sorpasso di un altro mezzo in corrispondenza di un attraversamento pedonale o di linea continua, cagioni per colpa la morte di una persona.
    Nelle ipotesi di cui ai commi precedenti la pena è aumentata se il fatto è commesso da persona non munita di patente di guida o con patente sospesa o revocata, ovvero nel caso in cui il veicolo a motore sia di proprietà  dell'autore del fatto e tale veicolo sia sprovvisto di assicurazione obbligatoria.
    Nelle ipotesi di cui ai commi precedenti, qualora l'evento non sia esclusiva conseguenza dell'azione o dell'omissione del colpevole, la pena è diminuita fino alla metà .
    Nelle ipotesi di cui ai commi precedenti, qualora il conducente cagioni la morte di pi๠persone, ovvero la morte di una o pi๠persone e lesioni a una o pi๠persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la pi๠grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni diciotto".
     Tra le tre macro categorie di omicidio -doloso,colposo e preterintenzionale- tale reato va ricondotto in quella dell'omicidio colposo, in quanto il reo, seppur cagionando la morte di altro soggetto per una propria condotta in violazione alle norme della circolazione stradale, tale conseguenza non è certamente intenzionale. 
    Tale articolo prende in considerazioni, in maniera anche alquanto dettagliata, tutte le varie ipotesi di condotte contrarie al codice della strada che portano alla morte di un'altra persona. Si parte da una fattispecie alquanto generica, ovvero chiunque cagioni la morte di un altro soggetto a seguito della violazione delle norme al codice della strada è punito con la reclusione da 2 a 7 anni. Tale pena si inasprisce considerevolmente, da 8 a 12 anni, qualora il conducente sia in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e si provochi la morte ad un passante. La pena invece che va da un minimo di 5 ad un massimo di 10 anni di reclusione è prevista per le ipotesi elencati all'articolo in commento e precisamente ai punti da 1 a 3.
     

    Pena per Omicidio Stradale  

    Cosa prevede la legge per chi commette omicidio stradale?

    Come accennato in precedenza le fattispecie contemplate dall'art. 589 bis del codice penale sono molteplici e per ciascuna di queste il legislatore ha previsto pene diverse.
    Nel prima prima fattispecie, ovvero nel caso di omicidio per condotta contraria al codice della strada è prevista una pena da 2 a 7 anni. Nel caso di omicidio stradale da parte di un soggetto ubriaco o drogato la pena prevista è da 8 a 12 anni. Nel caso in cui invece il conducente di un veicolo sia in stato di ebbrezza o sotto gli effetti di sostanze stupefacenti e a seguito di un incidente provoca la morte di un trasportato la pena prevista va da un minimo di 5 ad un massimo di 10 anni. Quest'ultima pena si applica anche alle ipotesi in cui 1) il conducente di un veicolo provochi la morte di un' altra persona nel caso in cui proceda in un centro urbano ad una velocità  pari o superiore al doppio di quella consentita e comunque non inferiore a 70 km/h, ovvero su strade extraurbane ad una velocità  superiore di almeno 50 km/h rispetto a quella massima consentita; 2) il conducente di un veicolo, cagioni la morte di un'altra persona nell'attraversare un incrocio con il semaforo rosso o circolando contromano; 3) il conducente di un veicolo, che uccida un altro soggetto a seguito di manovra di inversione del senso di marcia in prossimità  o in corrispondenza di incroci, curve o dossi o a seguito di sorpasso di un altro mezzo in corrispondenza di un attraversamento pedonale o di linea continua. L'ultimo comma dall'art. 589 bis prevede le circostanze aggravanti, ovvero in determinate ipotesi la pena per l'omicidio stradale è aumentata. Tra le aggravanti è prevista l'ipotesi in cui l'omicidio viene commesso da una persona sprovvista di patente di guida o con la patente sospesa o revocata oppure nell'ipotesi in cui il veicolo sia sprovvisto di copertura assicurativa. Infine il legislatore prende in considerazione la fattispecie in cui la condotta colposa provochi pi๠vittime oppure una o pi๠vittime e contemporaneamente una o pi๠lesioni, in questo caso si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la pi๠grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma questa non può superare gli i 18 anni. 
    La legge 41 del 2016 ha introdotto nel codice penale anche l'art. 589-ter. Tale norma contempla il caso di fuga del conducente a seguito di incidente mortale. Tale norma infatti, prevede un inasprimento della pena da 1/3 a 2/3 e comunque non sia inferiore a cinque anni nel caso in cui il conducente che abbia cagionato un omicidio stradale si sia dato alla fuga. 
    Infine, nell'ipotesi in cui la condotta colposa non provochi la morte ma soltanto lesioni personali, viene tirato in ballo l'art. 590 bis il quale anche questo viene riscritto a seguito dell'intervento del legislatore, infatti, sul punto, tale articolo prevede: 1) l'ipotesi meno grave contemplata dell'art. 589 bis prevede la reclusione da tre mesi a un anno per le lesioni gravi e da uno a tre anni per le lesioni gravissime; 2) Le ipotesi pi๠gravi previste dall'art. 589 bis, sono invece sanzionate con la reclusione da tre a cinque anni per le lesioni gravi e da quattro a sette anni per le lesioni gravissime; 3) Infine, laddove l'articolo 589-bis stabilisce la pena della reclusione da cinque a dieci anni per l'omicidio, l'articolo 590-bis stabilisce la reclusione da un anno e sei mesi a tre anni per le lesioni gravi e da due a quattro anni per le lesioni gravissime. 
     

    Cosa cambia la legge sull'omicidio stradale rispetto a prima?

    Casi specifici e pi๠dettagliati, inasprimento delle pene, raddoppio dei termini di prescrizione nel caso di omicidio stradale commesso da persona sotto gli effetti di sostanze stupefacenti o ubriaca, introduzione della possibilità  per il giudice di disporre il prelievo di campioni di DNA del conducente anche d'ufficio. Infine viene riscritto anche l'art. 590 bis del codice penale contemplando una restrizione sulle lesioni stradali. Queste sono le principali novità  introdotto dal legislatore con la legge 41 del 2016.

    àˆ possibile, da parte dei parenti della vittima, chiedere risarcimento in caso di omicidio stradale?

    Il decesso a seguito di incidente stradale da diritto a tutti i prossimi congiunti -conviventi e non- quali coniuge, i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle della vittima di ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali. Recentissime pronunce della Corte di Cassazione hanno sancito che anche il coniuge di fatto ha diritto ad ottenere il risarcimento dei danni qualora dimostri che con il defunto c'era uno stabile rapporto affettivo ed un particolare legame. Come per il convivente more uxorio, sono legittimati a chiedere il risarcimento del danno anche i parenti meno prossimi come nonni,nipoti,cognati qualora anche loro dimostrino il particolare rapporto di affinità  e affetto con la vittima il cui distacco ha provocato in questi ultimi una grave alterazione delle proprie condizioni esistenziali. 
     

    Come può aiutarmi il vostro studio nel caso in caso di omicidio stradale?

    Presso il nostro studio gli eredi delle vittime per omicidio stradale trovano tutta la necessaria assistenza legale. Fin dal subito i nostri clienti verranno assistiti sia sotto il profilo penale che civile da esperti professionisti del settore. Penalisti e civilisti coordineranno tra loro il lavoro, operando sinergicamente per far si che tutti i congiunti della vittima possano vedere tutelate le loro pretese sia civili che penali. Molteplici sono stati i casi trattati sia in passato quanto vigeva la vecchia disciplina sia recentemente con l'introduzione della nuova normativa sull'omicidio stradale ed oggi come in passato riscontriamo il 100% dei casi di successo attestandoci ai vertici della categoria tra i principali studi nazionali. 

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