Compensazioni Cartelle Esattoriali 2021: tutto ciò che c'è da sapere

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    Compensazioni Cartelle Esattoriali 2021 - Ex Equitalia

    Cosa s'intende per compensazione di una Cartella Esattoriale?

    Per compensazione si intende quel fenomeno per il quale quando due soggetti sono obbligati l’uno verso l’altro da un rapporto di credito-debito i due debiti si estinguono per il valore corrispondente. Il codice civile disciplina tale istituto all’art. 1241 il quale testualmente detta: “quando due persone sono obbligate l'una verso l'altra, i due debiti si estinguono per le quantità corrispondenti, secondo le norme degli articoli che seguono”.
    Il disegno di legge di conversione del decreto Sostegni estende anche per l’anno 2021 la “compensazione straordinaria” delle cartelle esattoriali. E' consentito alle imprese di compensare le somme relative ai carichi, affidati all’agente della riscossione entro il 31 ottobre 2020, con i crediti “certificati”, ovvero con i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili. Ciò consentirà di ridurre le lungaggini burocratiche nella liquidazione dei pagamenti a favore delle imprese che vantano crediti con la PA, le quali potranno così abbattere il proprio debito tributario senza dover versare fisicamente alcuna somma. Sul punto il comma 17 bis inserito nell’art. 1 in fase di conversione del decreto legge 41/2021 appunto decreto sostegni, consente alle imprese di effettuare la compensazione con le somme dovute all’erario. 


    Cosa s'intende invece per divieto di compensazione?

    in riferimento al divieto di compensazione l’Art. 31, comma 1, del DL 78/2020 testualmente detta: "A decorrere dal l° gennaio 2011, la compensazione dei crediti di cui all'articolo 17, comma 1, del decreto legislativo 9 luglio 1997,n. 241, relativi alle imposte erariali, e' vietata fino a concorrenza dell'importo dei debiti, di ammontare superiore a millecinquecento euro, iscritti a ruolo per imposte erariali e relativi accessori, e per i quali e' scaduto il termine di pagamento. In caso di inosservanza del divieto di cui al periodo precedente si applica la sanzione del 50 per cento dell'importo dei debiti iscritti a ruolo per imposte erariali e relativi accessori e per i quali e' scaduto il termine di pagamento fino a concorrenza dell'ammontare indebitamente compensato. La sanzione non puo' essere applicata fino al momento in cui sull'iscrizione a ruolo penda contestazione giudiziale o amministrativa e non puo' essere comunque superiore al 50 per cento di quanto indebitamente compensato; nelle ipotesi di cui al periodo precedente, i termini di cui all'articolo 20 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, decorrono dal giorno successivo alla data della definizione della contestazione. E' comunque ammesso il pagamento, anche parziale, delle somme iscritte a ruolo per imposte erariali e relativi accessori mediante la compensazione dei crediti relativi alle stesse imposte, con le modalita' stabilite con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, da emanare entro 180 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto. ((I crediti oggetto di compensazione in misura eccedente l'importo del debito erariale iscritto a ruolo sono oggetto di rimborso al contribuente secondo la disciplina e i controlli previsti dalle singole leggi d'imposta.)) Nell'ambito delle attivita' di controllo dell’Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza e' assicurata la vigilanza sull'osservanza del divieto previsto dal presente comma anche mediante specifici piani operativi. A decorrere dal 1° gennaio 2011 le disposizioni di cui all'articolo 28-ter del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, non operano per i ruoli di ammontare non superiore a millecinquecento euro”.

    Quali sono i limiti alla compensazione?

    In virtù di quanto statuito e poc’ anzi richiamato dall’art. 31 D.L. 78/2020, è previsto un blocco alla possibilità di utilizzare in compensazione i crediti relativi alle imposte erariali qualora il contribuente presenti ruoli scaduti di importo superiore a 1.500 euro. Quindi per poter beneficiare della compensazione bisogna prima pagare i ruoli scaduti oppure aver provveduto alla loro compensazione da effettuarsi tramite modello di pagamento F24 e utilizzando il codice tributo “Ruol” istituito dalla risoluzione n. 18/E/2011.

    E' vero che per ruoli scaduti oltre 1500 € la compensazione è inibita?

    A conferma di quanto poc’anzi detto la compensazione è inibita per i crediti relativi alle imposte erariali qualora il contribuente presenti ruoli scaduti di importo superiore a 1.500 euro.

    Come funziona per le Partita Iva e cosa prevede il decreto sostegni in merito?

    Il decreto sostegni bis (Legge 23 luglio 2021 n. 106) ha introdotto un nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, e per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza limitazioni di settore o vincoli di classificazione delle attività economiche interessate. Tale misura prevede: A) un contributo a fondo perduto per le partite IVA con determinate classi di ricavi, che hanno subito un calo del fatturato di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020; B) un aiuto economico basato sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021.

    Autore articolo Compensazioni Cartelle Esattoriali 2021: tutto ciò che c'è da sapere: Sgambato Associati
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