Vi diciamo tutto sulle cartelle INAIL: cosa sono, quando sono prescritte, come ottenere sgravi o rateizzazioni e a chi rivolgersi per fare opposizione.
Cos'è una cartella esattoriale inail e perchè viene notificata?
Attraverso la cartella esattoriale l'Agenzia delle Entrate e Riscossione (soggetto cessionario del credito) richiede al contribuente il pagamento di una somma per conto di un soggetto cedente e creditore della stessa. Attraverso dunque la notifica della cartella esattoriale viene attivato un procedimento volto alla riscossione di un credito tributario. La natura dei crediti vantati e richiesti varia a seconda del soggetto cedente titolare dello stesso, infatti gli enti impositori possono essere i Comuni, l'INPS, L'INAIL, ecc. ecc.. Scopo della cartella esattoriale, detta anche cartella di pagamento, è quella di portare a conoscenza dei contribuenti la propria posizione debitoria verso il fisco. Con la notifica della cartella infatti, il contribuente deve sapere che l'importo indicato nella stessa è stato iscritto a ruolo da parte dell'ente creditore, e che a tale importo da questo momento in poi si aggiungeranno interessi di mora e sanzioni. Con la notifica della cartella di pagamento siamo alle battute finali dell'iter con cui si richiede la somma al contribuente moroso in quanto tale fase viene preceduta da avviso di accertamento e pagamento ove viene intimato al contribuente il pagamento della somma, se ciò non viene fatto il credito viene iscritto a ruolo da parte dell'ente impositore e trasmesso all'Agenzia di riscossione per il recupero dello stesso. Tale fase e seguita da eventuali procedure cautelari od esecutive. I crediti ceduti da parte dell'INAIL all'Agenzia delle Entrate e Riscossione che vanno a formare il contenuto della cartella esattoriale sono: i crediti dell'Istituto per premi non versati nei termini previsti da disposizioni di legge, o dovuti in forza di accertamenti d'ufficio.
Unitamente alle somme in parola, sono oggetto di iscrizione a ruolo anche le sanzioni e le somme aggiuntive, calcolate fino alla data di consegna del ruolo ai concessionari. I crediti sono iscritti a ruolo al netto dei pagamenti effettuati spontaneamente dal debitore. Presupposto imprescindibile per l'iscrizione a ruolo è che i crediti abbiano i requisiti della certezza ed esigibilità , posti a dimostrazione della fondatezza della pretesa creditizia.
Dalla notifica della cartella, il contribuente ha 40 giorni di tempo per difendersi adottando diverse strategie ovvero: presentare ricorso al tribunale del lavoro del luogo di residenza del contribuente, adempiere al pagamento del debito. Qualora invece il contribuente decida di non presentare ricorso nè di adempiere al pagamento, all' importo originario della cartella si aggiungeranno gli interessi di mora e le sanzioni civili ed eventuali altre spese qualora si proceda a procedure cautelari od esecutive. A pena di nullità sull'atto di pagamento dovrà essere indicato chiaramente l'ente cedente del credito, le somme da versare, la motivazione per la quale si richiede quella somma, inoltre devono risultare chiare sia le procedure che il concessionario porrà in essere in caso di mancato pagamento nel termine indicato, sia le indicazioni di come e dove pagare o eventualmente presentare ricorso o richiedere una rateizzazione.
Prescrizione Cartella Esattoriale INAIL
Quando una cartella inail è prescritta?
Per le cartelle INAIL successive al primo gennaio 1996 i termini di prescrizione sono di 5 anni, in tale data infatti è intervenuta la legge che ha ridotto da 10 a 5 anni i termini di prescrizione. A quanto stabili dalla norma di legge si affianca la pronuncia della Suprema Corte di Cassazione la quale ha ribadito che il termine prescrizionale delle cartelle di pagamento per debiti INAIL è di 5 anni che iniziano a decorrere dal momento della notifica della cartella stessa. Tale termine si interrompe ogni volta che viene notificato da parte dell'INAIL o da parte dell'Ente di Riscossione un atto successivo di intimazione di pagamento. Sul termine prescrizionale quinquennale abbiamo una recente pronuncia della Suprema Corte la numero 23397 del 2016 la quale a chiare lettere afferma che le cartelle esattoriali aventi ad oggetto debiti inps ed inail sono soggette al termine di prescrizione di 5 anni. Tale Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi sull'art. 2953 del cod. civ., infatti, tale articolo, a detta della Suprema Corte non si applica ai crediti inps ed inail. Con tale sentenza la Corte ha affermato un principio molto semplice ovvero che la prescrizione decennale prevista dall'art 2953 c.c. non si riferisce ad una qualsiasi pretesa ma, precisamente, solo a "pronunce giurisdizionali definitive, le uniche alle quali può riconoscersi efficacia in giudicato". In altri termini la prescrizione decennale si applica solo nei casi di un titolo giudiziale divenuto definitivo ovvero che sia passato in giudicato. Ciò non può dirsi per le cartelle esattoriali le quali sono atti amministrativi che non hanno efficacia di giudicato. Sulla stessa lunghezza d'onda di questa sentenza della Corte di Cassazione abbiamo anche l'ordinanza n. 27390/2017;la numero 930/2018 della Suprema Corte,e la numero 1997/2018.
Sgravio Cartella INAIL
àˆ possibile avere uno sgravio sulla cartella inail? In quali casi?
Cartella di pagamento già pagata totalmente o parzialmente, Cartella di pagamento prescritta, cartella di pagamento destinata a soggetto diverso. Sono queste tutte le ipotesi in cui il contribuente può chiedere all'ente impositore, mediante un ricorso in autotutela la cancellazione di una cartella di pagamento. Qualora tale richiesta da parte del contribuente venga presa in carico da parte della pubblica amministrazione si procede automaticamente all'annullamento da parte della stessa. Tale procedura ha come conseguenza l'annullamento del debito e quindi della cartella. Conseguenza di tutto ciò è lo sgravio della cartella stessa che consiste nella richiesta che l'ente impositore e cedente del credito fa all'ente cessionario (Agenzia di Riscossione) per la riscossione della somma di annullare in tutto o in parte l'ordine di pretendere e riscuotere la somma indicata in cartella. Lo sgravio della cartella di pagamento viene proposto o a seguito di ricorso in autotutela presentato da parte del ricorrente all'ente impositore oppure a seguito di pronuncia della commissione tributaria, del giudice del lavoro o del giudice di pace, in questi casi lo sgravio deve avvenire entro 90 giorni dalla notifica della decisione. Lo sgravio dunque può essere richiesto per qualsiasi tipo di debito con il fisco purchè ciò avvenga o a seguito di ricorso in autotutela o a seguito di pronuncia favorevole da parte dell'autorità giudiziaria.
àˆ possibile rateizzare una cartella INAIL?
E' certamente possibile chiedere la rateizzazione dei debiti INAIL purchà© gli stessi non siano stati iscritti a ruolo. Tale procedure di riscossione prevede la possibilità di richiedere all' Inail di rateizzare i propri crediti fino a cinque anni. Il contribuente per poter avere questa agevolazione è necessario che il debito non deve essere inferiore a mille euro ed è necessario presentare un' istanza motivata e dettagliata ove si evinca la temporanea situazione di palese difficoltà ad adempiere il debito in un' unica soluzione. La richiesta di dilazione in un numero di rate superiori a 24 necessita del rilascio di una garanzia fideiussoria.
Come faccio a sapere se una cartella INAIL è prescritta?
Per rispondere in maniera esaustiva a tale domanda bisogna innanzitutto chiarire quello che è il significato della parola prescrizione. Il nostro ordinamento definisce la prescrizione quel termine entro il quale un diritto soggettivo, se non esercitato, viene meno. I termini di prescrizione delle cartelle esattoriali varia da un minimo di 3 anni i bolli auto ad un massimo di 10 anni per i crediti irpef. Tale termine inizia a decorrere dal momento in cui l'ente cessionario (Agenzia delle Entrate e Riscossione) notifica la cartella di pagamento al contribuente-debitore. Da questo momento l'ente di riscossione ha un termine prestabilito entro il quale deve agire con un pignoramento, un fermo, una ipoteca, una intimazione di pagamento e se non lo fa lasciando scorrere il tempo, tale diritto viene meno in quanto cade in prescrizione. Come detto, dunque, tale termine inizia a decorrere dal momento della notifica della cartella di pagamento al contribuente, e trascorre fin quando l'ente di riscossione non notifichi altro atto interruttivo della prescrizione quale: la cartella di pagamento; l' intimazione di pagamento; il preavviso di fermo; il preavviso di ipoteca; un qualsiasi atto di pignoramento. Qualora, dunque, non venga interrotta la prescrizione con uno degli atti appena citati, al momento del trascorrere del periodo stabilito di prescrizione (che varia come detto da cartella a cartella), il diritto di pretendere l' importo indicato viene meno.
Cosa fare se la cartella inail ricevuta è prescritta?
Quando ci si rende contro che viene richiesto un debito ormai prescritto le strade da intraprendere sono fondamentalmente due. La prima è quella di annullamento della cartella in autotutela, in questo caso il contribuente comunica, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o a mezzo pec, all'ente impositore e per conoscenza all'agenzia di riscossione del credito che la cartella notificata è caduta in prescrizione e pertanto il credito non è pi๠esigibile, questa strada è sicuramente la pi๠economica ma non garantisce il buon esito della cancellazione del debito e quindi della cartella. La seconda strada da poter adottare è quella di richiedere all'Agenzia di riscossione sempre a mezzo pec o con raccomandata con ricevuta di ritorno la sospensione della riscossione e va presentata entro 60 giorni dalla notifica della cartella. In questo caso se l'Agenzia di riscossione non si pronuncia su tale richiesta di sospensione entro 220 giorni la cartella è annullata. L'alternativa a tutto ciò è quella di adire direttamente l'autorità giudiziaria competente per materia e per valore proponendo ricorso
entro 40 giorni dalla notifica della cartella di pagamento per debito INAIL. L'alternativa del ricorso giudiziale all'autorità competente per materia (in caso di cartelle INAIL la competenza è del giudice del lavoro) è sicuramente la strada pi๠garantista da adottare in quanto si concluderà con una pronuncia di merito che andrà a sentenziare la nullità della cartella oggetto del ricorso.
Quando si può fare opposizione a cartella INAIL?
Prescrizione, vizi di sostanza o vizi formali sono le principali causa per le quali è possibile fare opposizione. Abbiamo vizi di sostanza quando il debito non sussiste o sussiste solo in parte. Mentre abbiamo vizi formali quando la cartella presente delle anomalie o meglio delle carenze di tipo formale. Elenchiamo i principali vizi di forma che portano alla nullità della cartella di pagamento:
1-cartella sprovvista della relata di notifica o non apposta correttamente;
2-cartella mancante della data di notifica;
3-relata di notifica apposta sul frontespizio e non in calce all'atto come di regola;
4-mancanza del calcolo analitico degli interessi;
5-cartella firmata da falsi dirigenti o non notificata da soggetti legittimati a tale compito;
6-omessa indicazione del responsabile del procedimento.
Nella maggior parte dei casi il termine per far opposizione è di 60 giorni dalla notifica della cartella. Quest' ultimo si riduce a 40 giorni per le cartelle di pagamento inps ed inail e 30 per le cartelle aventi ad oggetto multe stradali.
Opposizione a cartella esattoriale INAIL
A chi posso rivolgermi per fare opposizione a cartella inail?
Risulta di fondamentale importanza, quando si riceve una qualsiasi cartella di pagamento, rivolgersi ad un esperto legale in diritto tributario, il quale, grazie alla sua esperienza nel settore, saprà innanzitutto dirci con certezza se la cartella di pagamento è realmente prescritta, e se così fosse, le successive mosse da adotta per vedersi sgravati da tale debito. Rivolgiti pure al nostro studio chiamando i seguenti numeri di telefono:
0823 75 16 65
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