Ecco un approfondimento, ad opera dei nostri avvocati specializzati in diritto del lavoro, dedicato agli autotrasportatori con tutto ciò che c'è da sapere: busta paga, lavoro notturno, apprendistato, tempi di guida e tanto altro.
Leggi anche il nostro articolo dedicato alle Differenze Retributive per Camionisti e Trasportatori
Relativamente ai periodi di guida gli autotrasportatori sono soggetti a stringenti regole, le quali, se non rispettate, portano a spiacevoli conseguenze sia per gli stessi che per i titolare dell'azienda. Per tale, i limiti al periodo di guida devono essere assolutamente rispettati. Il conducente è obbligato a rispettare le 9 ore di guida nell’arco delle 24 ore giornaliere, però, a tale regola è prevista una eccezione, ovvero vi è la possibilità di arrivare fino a 10 ore ma per non più di 2 volte nell’arco di un'intera settimana. Al limite giornaliero si affianca il limite settimanale che corrisponde a 56 ore di guida, mentre nell’arco di 2 settimane le ore di guida possono attestarsi ad un massimo di 90 ore.
Per lavoro notturno si intende il periodo lavorativo svolto appunto durante le ore della notte per almeno 4 ore consecutive. L’attività lavorativa svolta tra la mezza notte e le 7 del mattino va a caratterizzarsi come lavoro notturno e come tale soggetto ad una maggiorazione percentuale rispetto alla paga oraria giornaliera. L’art. 7 del D.Lgs. 234/2007 stabilisce che in caso di lavoro notturno, l’orario di lavoro giornaliero non deve superare le dieci ore per ciascun periodo di ventiquattro ore.
Nel mondo dell’autotrasporto la normativa che va a gestire gli orari di guida è categorica oltre che molto severa qualora venga violata. Tale fine è quello di garantire sicurezza e protezione all’intero mondo dell’autotrasporto. Per evitare sanzioni o spiacevoli eventi, come si possono rendicontare le ore di tutti dipendenti che lavorano presso una azienda di autotrasporti? A questo punto entra in gioco uno strumento tanto complesso quanto geniale come il cronotachigrafo, il quale è in grado di calcolare dettagliatamente tanto le ore di guida quanto le ore di sosta effettuate giornalieramente dall’autotrasportatore. Il rispetto delle tempistiche di guida, nel rispetto della normativa di riferimento, è un obbligo imprescindibile, il quale viene pesantemente sanzionato se non rispettato. Le autorità di pubblico controllo in sede di verifica per prima cosa chiedono le risultanze del cronotachigrafo appunto per accertare se sono stati rispettati i tempi di guida volti a garantire la sicurezza del camionista stesso. Il dipendente che non rispetti la normativa di riferimento in merito agli orari di guida potrà essere sanzionato dal datore di lavoro, il quale, fin dall’assunzione, deve essere messo al corrente delle ferree regole che disciplinano tale settore. Accanto al cronotachigrafo, il mondo dell’autotrasporto beneficia anche di sistemi come GPS o di geolocalizzazione, i quali, hanno come unico ed esclusivo scopo quello di vigilare sulla merce e sul mezzo di trasporto ma non possono essere utilizzati per controllare o tracciare il dipendente durante l’attività lavorativa.
Generalmente il contratto di apprendistato ha come funzione quella di consentire la formazione professionale oltre che l’inserimento nel mondo del lavoro. Durante, tale periodo, in questo settore, varia da un minimo di 24 mesi ad un massimo di 5 anni, a seconda dell'inquadramento e della qualifica da raggiungere. Il tirocinante o apprendista guida insieme ad un istruttore in modo da apprende in prima persona tutte quelle regole della strada e tutte proprie della guida di quello specifico mezzo.
Nel settore dell’autotrasporto il contratto a tempo determinato può avere una durata minima pari a 6 mesi fino ad un massimo di 36.
La sanzione prevista per il mancato rispetto dei tempi di guida è duplice, una in capo ad datore di lavoro, ed una in capo al lavoratore. Sono infatti previste sanzioni in capo al datore di lavoro per ogni dipendente interessato che varia tra euro 78 e 311. La sanzione per la mancata esibizione varia da un minimo di 47 euro ad un massimo di 3119 euro con annessa decurtazione di 10 punti.
Tale argomento è disciplinato dettagliatamente dall’art 174 del codice della strada rubricato: “Durata della guida degli autoveicoli adibiti al trasporto di persone o cose” il quale testualmente detta.
1. La durata della guida degli autoveicoli adibiti al trasporto di persone o di cose e i relativi controlli sono disciplinati dalle norme previste dal regolamento (CE) n. 561/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006.
2. I registri di servizio, gli estratti del registro e le copie dell'orario di servizio di cui al regolamento (CE) n. 561/2006 devono essere esibiti, per il controllo, al personale cui sono stati affidati i servizi di polizia stradale ai sensi dell'articolo 12 del presente codice. I registri di servizio di cui al citato regolamento (CE), conservati dall'impresa, devono essere esibiti, per il controllo, anche ai funzionari del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici e agli ispettori della direzione provinciale del lavoro.
3. Le violazioni delle disposizioni di cui al presente articolo possono essere sempre accertate attraverso le risultanze o le registrazioni dei dispositivi di controllo installati sui veicoli, nonche' attraverso i documenti di cui al comma 2.
4. Il conducente che supera la durata dei periodi di guida prescritti dal regolamento (CE) n. 561/2006 e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 41 a € 165. Si applica la sanzione ((da € 218 a € 868)) al conducente che non osserva le disposizioni relative ai periodi di riposo giornaliero di cui al citato regolamento (CE). (114) (124) (133) (145) ((163))
5. Quando le violazioni di cui al comma 4 hanno durata superiore al 10 per cento rispetto al limite giornaliero massimo di durata dei periodi di guida prescritto dal regolamento (CE) n. 561/2006, si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma ((da € 325 a € 1.301)). Si applica la sanzione ((da € 379 a € 1.519)) se la violazione di durata superiore al 10 per cento riguarda il tempo minimo di riposo prescritto dal citato regolamento. (114) (124) (133) (145)((163))
6. Quando le violazioni di cui al comma 4 hanno durata superiore al 20 per cento rispetto al limite giornaliero massimo di durata dei periodi di guida, ovvero minimo del tempo di riposo, prescritti dal regolamento (CE) n. 561/2006 si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma ((da € 433 a € 1.735)). (114) (124) (133) (145) ((163))
7. Il conducente che non rispetta per oltre il 10 per cento il limite massimo di durata dei periodi di guida settimanale prescritti dal regolamento (CE) n. 561/2006 e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma' ((da € 271 a € 1.084)). Il conducente che non rispetta per oltre il 10 per cento il limite minimo dei periodi di riposo settimanale prescritti dal predetto regolamento e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma ((da € 379 a € 1.519)). Se i limiti di cui ai periodi precedenti non sono rispettati per oltre il 20 per cento, si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma ((da € 408 a € 1.634)). (114) (124) (133) (145) ((163))
8. Il conducente che durante la guida non rispetta le disposizioni relative alle interruzioni di cui al regolamento (CE) n. 561/ 2006 e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma ((da € 168 a € 672)). (114) (124) (133) (145) ((163))
9. Il conducente che e' sprovvisto dell'estratto del registro di servizio o della copia dell'orario di servizio di cui al regolamento (CE) n. 561/2006 e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma' ((da € 333 a € 1.331)). La stessa sanzione si applica a chiunque non ha con se' o tiene in modo incompleto o alterato l'estratto del registro di servizio o copia dell'orario di servizio, fatta salva l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge penale ove il fatto costituisca reato. (114) (124) (133) (145) ((163))
10. Le sanzioni di cui ai commi 4, 5, 6, 7, 8 e 9 si applicano anche agli altri membri dell'equipaggio che non osservano le prescrizioni previste dal regolamento (CE) n. 561/ 2006.
11. Nei casi previsti dai commi 4, 5, 6 e 7 l'organo accertatore, oltre all'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie, provvede al ritiro temporaneo dei documenti di guida, intima al conducente del veicolo di non proseguire il viaggio se non dopo aver effettuato i prescritti periodi di interruzione o di riposo e dispone che, con le cautele necessarie, il veicolo sia condotto in un luogo idoneo per la sosta, ove deve permanere per il periodo necessario; del ritiro dei documenti di guida e dell'intimazione e' fatta menzione nel verbale di contestazione. Nel verbale e' indicato anche il comando o l'ufficio da cui dipende l'organo accertatore, presso il quale, completati le interruzioni o i riposi prescritti, il conducente e' autorizzato a recarsi per ottenere la restituzione dei documenti in precedenza ritirati; a tale fine il conducente deve seguire il percorso stradale espressamente indicato nel medesimo verbale. Il comando o l'ufficio restituiscono la patente e la carta di circolazione del veicolo dopo avere constatato che il viaggio puo' essere ripreso nel rispetto delle condizioni prescritte dal presente articolo. Chiunque circola durante il periodo in cui gli e' stato intimato di non proseguire il viaggio e' punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma ((da € 1.919 a € 7.679)), nonche' con il ritiro immediato della patente di guida. (114) (124) (133) (145) ((163))
12. Per le violazioni della normativa comunitaria sui tempi di guida, di interruzione e di riposo commesse in un altro Stato membro dell'Unione europea, se accertate in Italia dagli organi di cui all'articolo 12, si applicano le sanzioni previste dalla normativa italiana vigente in materia, salvo che la contestazione non sia gia' avvenuta in un altro Stato membro; a tale fine, per l'esercizio dei ricorsi previsti dagli articoli 203 e 204-bis, il luogo della commessa violazione si considera quello dove e' stato operato l'accertamento in Italia.
13. Per le violazioni delle norme di cui al presente articolo, l'impresa da cui dipende il lavoratore al quale la violazione si riferisce e' obbligata in solido con l'autore della violazione al pagamento della somma da questo dovuta.
14. L'impresa che nell'esecuzione dei trasporti non osserva le disposizioni contenute nel regolamento (CE) n. 561/2006, ovvero non tiene i documenti prescritti o li tiene scaduti, incompleti o alterati, e' soggetta alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma ((da € 333 a € 1.331)) per ciascun dipendente cui la violazione si riferisce, fatta salva l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge penale ove il fatto costituisca reato. (114) (124) (133) (145) ((163))
15. Nel caso di ripetute inadempienze, tenuto conto anche della loro entita' e frequenza, l'impresa che effettua il trasporto di persone ovvero di cose in conto proprio ai sensi dell'articolo 83 incorre nella sospensione, per un periodo da uno a tre mesi, del titolo abilitativo o dell'autorizzazione al trasporto riguardante il veicolo cui le infrazioni si riferiscono se, a seguito di diffida rivoltaledall'autorita' competente a regolarizzare in un congruo termine la sua posizione, non vi abbia provveduto.
16. Qualora l'impresa di cui al comma 15, malgrado il provvedimento adottato a suo carico, continui a dimostrare una costante recidivita' nel commettere infrazioni, anche nell'eventuale esercizio di altri servizi di trasporto, essa incorre nella decadenza o nella revoca del provvedimento che la abilita o la autorizza al trasporto cui le ripetute infrazioni maggiormente si riferiscono.
17. La sospensione, la decadenza o la revoca di cui al presente articolo sono disposte dall'autorita' che ha rilasciato il titolo che abilita al trasporto. I provvedimenti di revoca e di decadenza sono atti definitivi.
18. Quando le ripetute inadempienze di cui ai commi 15 e 16 del presente articolo sono commesse con veicoli adibiti al trasporto di persone o di cose in conto terzi, si applicano le disposizioni del comma 6 dell'articolo 5 del decreto legislativo 22 dicembre 2000, n. 395.
Per anni hai lavorato alle dipendenze di un datore di lavoro svolgendo quotidianamente un'attività lavorativa appartenente alla mansione superiore rispetto a quella per la quale tu sei inquadrato?Orbene in questo caso hai diritto a ricevere tutte...
leggi l'articoloàˆ possibile eseguire un licenziamento durante infortunio o periodo di malattia? Dopo una recentissima ordinanza della Corte di Cassazione, la numero 24766 del 19 ottobre 2017 la quale rimetteva la decisione alla Sez. Unite per dirimere i...
leggi l'articololicenziamento orale impugnazionelicenziamento orale fornerolicenziamento orale conseguenzelicenziamento orale conseguenze nostri avvocati specializzati in diritto del lavoro spiegano in maniera semplice e concisa i concetti fondamentali del licen...
leggi l'articoloJobs Act: come funziona e come cambiano i contratti Il Jobs Act regolamentato dal D.Lgs. 23/2015 entrato in vigore il 7 marzo 2015 ha ridisegnato una nuova disciplina dei licenziamenti, detta anche a tutele crescenti. Tale decreto legislativo di...
leggi l'articoloIl licenziamento è un negozio giuridico recettizio e per tale deve essere fatto con lettera per iscritto affinchè il lavoratore venga a conoscenza direttamente del licenziamento stesso. Nella procedura ante Fornero, legge 604 del 1966, legge 108 d...
leggi l'articoloVi diciamo tutto sull'opposizione al licenziamento in seguito alla Legge Fornero: termine di impugnazione licenziamento, procedura e novità introdotte dalla norma. Impugnativa Licenziamento Legge Fornero àˆ possibile impugnare licenz...
leggi l'articoloDimissioni per Giusta Causa: quando si presentano e come procedere in caso di mancato pagamento ed altre eventualità Dimissioni Giusta Causa Cosa s'intende per dimissioni per giusta causa? L'art. 2119 del c.c. stabilisce che: "cias...
leggi l'articoloVi spieghiamo tutto sul Congedo Partentale: come richiederlo e come comportarsi nelle varie eventualità che si possono presentare. Cos'è il Congedo Parentale ? Il congedo parentale facoltativo non è altro che un ulteriore periodo di asten...
leggi l'articoloIn nostri avvocati, con un linguaggio semplice e agevole, vi danno tutti gli strumenti per affrontare e denunciare i casi di sfruttamento sul lavoro. Quand'è che si può parlare di sfruttamento sul lavoro? Si può parlare di sfruttamento s...
leggi l'articoloI nostri avvocati ti raccontano tutto sul Mobbing: come difenderti e in quali casi rivolgerti a un avvocato. Cosa significa Mobbing? Mobbing è un verbo della lingua inglese (to mob) e significa "molestando" . Il Tribunale Amministrativo Regio...
leggi l'articoloCos'è la negoziazione assistita? Il Decreto Legge 132 del 2014 convertito in legge 162 del 2014 ha con scopo di sgravare la giustizia dall'eccessiva mole di lavoro che quotidianamente deve affrontare e smaltire. Tale istituto è stato introdotto...
leggi l'articoloVi raccontiamo tutto ciò che c'è da saper sull'inabilità al lavoro: requisiti, pensione e a chi rivolgersi per ottenerla. Cosa s'intende per Inabilità al Lavoro? Prima di introdurre tale argomento occorre innanzitutto chiarire il signif...
leggi l'articoloVi spieghiamo come fare se il datore di lavoro è andato oltre il giorno di paga e quando agire in caso di mancato pagamento dello stipendio. àˆ possibile denunciare il datore di lavoro per mancato pagamento? Il pagamento di tutto quanto spett...
leggi l'articoloTra le richieste pi๠attuali e frequenti ricevute dai nostri avvocati del lavoro ci sono, senz'altro, quelle relative al mobbing. Vi spieghiamo in maniera semplice di cosa si tratta, cosa fare e come dimostrare di aver subito vessazioni sull'a...
leggi l'articoloI nostri avvocati vi spiegano tutto sullo straining sul posto di lavoro: cos'è, quando si configura e come chiedere un risarcimento.Straining sul luogo di lavoro? Ormai abbondantemente inoltrati nel terzo millennio, in maniera sempre pi๠forte ...
leggi l'articoloI nostri avvocati specializzati nel diritto del lavoro ti spiegano tutto sull'abuso dello stage: che cos'è, come chiedere un risarcimento e in quali casi. Tutte le risposte alle domande pi๠comuni tipicamente formulate dai lavoratori.Cosa si int...
leggi l'articoloLicenziamento contratto a tempo indeterminato: tutto ciò che c'è da sapereLicenziamento a tempo indeterminato: i nostri avvocati rispondono ai quesiti pi๠comuni in merito. Quando si può e quando no; quali sono i tempi per il preavviso.E' p...
leggi l'articoloLicenziamento per Giustificato Motivi: i nostri avvocati specializzati in diritto del lavoro rispondono in maniera chiara e semplice alle domande pi๠comunemente poste dai clienti del nostro studio.Cos'è il Il giustificato motivo in casi di lice...
leggi l'articoloPensione di inabilità al lavoro: i nostri avvocati ti spiegano in maniera semplice ed esaustiva cos'è, a chi spetta e come fare per ottenerla. Rispondiamo alle domande pi๠comuni dei nostri assistiti.cos'è la pensione di inabilità ? La ...
leggi l'articoloTutto sull'impugnazione del licenziamento: i nostri avvocati del lavoro vi spiegano come impugnare un licenziamento e a chi rivolgervi.Cosa s'intende per impugnazione licenziamento? Innanzitutto prima di approfondire la tematica in oggetto occorr...
leggi l'articoloI nostri avvocati ti spiegano tutto sull'universo della concorrenza sleale: cos'è, cosa si rischia e quando chiedere un risarcimento. Cosa si intende per atto di concorrenza sleale? L' art. 2598 del codice civile è testualmente rubricato...
leggi l'articoloStipendio non pagato Un datore di lavoro può non pagare gli stipendi e gli straordinari? Cosa dice la legge? In maniera categoria diciamo che ciò non è assolutamente possibile, tale comportamento risulta chiaramente irregolare. Infatti, tutte ...
leggi l'articoloRicorso Seconda Fascia LaureatiCosa s'intende per ricorso seconda fascia per laureati?Quotidianamente sempre più Tribunali in funzione di Giudice del Lavoro si stanno pronunciando a favore dei laureati in possesso dei 24 CFU riconoscendogli il dirit...
leggi l'articoloDifferenze Retributive Autotrasportatori e Camionisti: cosa sono, come si accertano e cosa fare per difendersi. Le risposte a queste e ad altre domande da parte dei nostri avvocati specializzati in diritto del lavoro.Leggi anche la nostra guida alla...
leggi l'articoloMansioni Autotrasportatori: chiarimenti su carico e scarico e altro Chi è e di cosa si occupa un Autotrasportatore?Più comunemente definito camionista, l’autotrasportatore è colui che svolge la propria attività lavorativa di conduzione di un v...
leggi l'articolo